Se stai cercando di realizzare un obiettivo e vuoi realizzarlo arrivando già alla fine con perfezione nel tuo agire, è impossibile.
La perfezione non è di questo mondo, è qualcosa a cui si tende ma non si raggiunge mai. In quanto esseri umani noi abbiamo l’obbligo di cercare miglioramenti continui che ci fanno tendere alla perfezione e all’ottimo, ma non possiamo raggiungerlo.
Se sei quel tipo di persona che prima di partire vuoi avere tutto perfetto, ti vincoli da sola e ti metti nei guai. Molto spesso è meglio “buttarsi”, agire, sbagliare, piuttosto che non far nulla.
Nel caso della fidelizzazione viene da chiedersi: chi ha ragione? Quelle aziende che cercano la perfezione o quelle che si danno da fare nel presente e cercano di avere dei risultati, magari non ottimi, ma pur sempre dei risultati?
Dal mio punto di vista preferisco consigliare alle aziende di cominciare step by step, ad esempio anche prendere semplicemente i dati dei clienti, acquisire le loro modalità di consumo, o fare una tessera con dei timbri, che è sempre meglio che niente. Poi in un secondo momento magari si può creare una raccolta punti, si possono creare sistemi con Marketing Automation, si possono creare giochi per coinvolgere i clienti.
Insomma si può fare di tutto, ma il punto di partenza deve essere uno: quello della conoscenza dei propri clienti!
La perfezione è nemica dell’azione, per cui bisogna stare attenti, inseguendola, a non perdere il focus dell’obiettivo, che nel caso della fidelizzazione, è quello di dare motivo ai clienti di tornare a comprare nel nostro negozio.