Sono in vacanza India, in realtà è più di una vacanza perchè è il mio viaggio di nozze.
In circa dieci giorni fino ad ora avremo visitato almeno 7 o 8 città diverse, tutte belle, colorate e piene di frastuono. Stiamo viaggiando in auto (rigorosamente non guidata da noi) in giro per la zona sud del continente indiano.
Ogni stop soggiorniamo in un hotel diverso tutti molto belli con personale preparato, con camere accoglienti e con un servizio di primo ordine, e in tutti e ripeto tutti questo splendidi posti in fase di check out ci viene chiesto di valutare il loro operato.
Le prime due o tre volte l’ho fatto senza rendermi conto di cosa stessi realmente facendo; poi ad un certo punto la tendenza lavorativa a scomporre i processi per semplificarli mi ha fatto venire in mente che ogni casella, riga, email, data di nascita che scrivevo sul singolo foglio sarebbe stata in seguito riportata “a mano” da qualcuno all’interno di un file.

L’informazione è nulla senza controllo

In particolare mi riferisco al controllo che porta all automazione e non alla verifica. Ripetere la stessa azione due volte è una gran perdita di tempo. Inserire le stesse informazioni online magari da un pc o più comodamente (per il cliente sicuro) su un tablet farebbero risparmiare al povero impiegato tanto tanto tempo e stress. Qui in india c’è molta mano d’opera è vero ma mi rendo conto che i bassi prezzi sono spesso legati ad una bassa produttività.
Un ristoratore, un hotel e un b&b italiani dotati di una semplice connessione wifi possono rendere la richiesta di feedback sia piacevole che divertente.

Effettivamente se ogni ristoratore avesse la percezione in tempo reale di cosa piace e cosa no nel suo menu o nel servizio erogato potrebbe avvantaggiarsene e di gran lunga.
Legando la registrazione ad un semplice schema di fidelizzazione la potenza delle informazioni relazionate a spesa e frequenza di visita danno un potentissimo indicatore.

Tutto questo non è fantascienza, ma realtà grazie al cloud e a servizi come Simple Card.